SFIDE SOCIALI ED AGROECOLOGIA

Il documento vuole offrire una panoramica delle principali tematiche per una transizione agroecologica del sistema alimentare nel mondo:

1)) Si può applicare l’approccio agro ecologico su scala globale?

2) l’agroecologia può rispondere alle sfide della sicurezza alimentare del mondo?

3) Il sistema agro ecologico ha un’incidenza sulle questioni del welfare?

4) L’agroecologia può essere una risposta al cambiamento climatico

5) Quale è il ruolo del consumatore e dei mercati in questa transizione   

Una delle definizioni più accreditate del termine Agroecologia “la scienza dell’applicazione dei concetti e dei principi dell’ecologia alla progettazione e gestione dei sistemi alimentari sostenibili” (Gliessman 2007)    Che però non certamente esaustiva, L agroecologia non è solo una scienza ma un movimento sociale dove le piccole aziende agricole sono il punto di forza.  L’ agroecologia non significa solo applicare buone pratiche agricole ma include tematiche sociali e politiche. Solo aumentando i redditi dei piccoli agricoltori e promuovendo la giustizia distributiva (accesso a terra e semi) si può far fronte alla sicurezza alimentare.

Dal punto di vista delle pratiche agricole l’agroecologia ha come obiettivo un’agricoltura resiliente, cioè in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici attraverso:

  • l’impiego della poli-coltura come modello alternativo alla monocoltura, dei sistemi agro forestali, delle rotazioni, concimazioni organiche, sovesci, colture intercalari, pacciamatura, ritorno all’abbinamento coltura- bestiame    
  • l’indipendenza da input esterni (fertilizzanti e altri prodotti di sintesi).
  •  la coesistenza con la biodiversità e i processi naturali sfruttando le sinergie tra le varie componenti dell’ecosistema.  In sostanza si cerca di guardare il sistema nel suo complesso e la sua capacità di autoregolamentazione e non le performance delle singole colture.
  • una produzione orientata verso i sistemi locali e regionali

–  assistenza tecnica e formazione, infrastrutture rurali: son aspetti fondamentali per la diffusione dei principi dell’Agroecologia e per l’aggiornamento delle conoscenze in materia. Occorrerebbero maggiori supporti pubblici e un riconoscimento politico delle reti rurali agro ecologiche

.  assicurazioni contro i rischi climatici: è un altro aspetto rilevante discusso ampiamente tra i sostenitori ed esperti di Agroecologia

Approccio partecipativo della ricerca: l’agroecologia stimola l’approccio partecipativo e interdisciplinare nel quale la divulgazione capillare dei risultati e l’accesso non esclusivo delle sementi sono tra punti prioritari

 Agroecologia e agricoltura biologica: L’agroecologia vuole essere un superamento dei limiti dell’agricoltura biologica. Si pone in modo critico rispetto all’ Agricoltura biologica rea di non essere capace di uscire degli schemi dell’agricoltura intensiva lasciando intatto il sistema della monocoltura e utilizzando pacchetti tecnologici acquistati da fornitori esterni all’azienda.  

Criticità: Il termine agroecologia si presta ad un uso manipolatorio?   Occorre però fare attenzione perché c’è chi propone (es: Fao e altre organizzazioni) i principi dell’agroecologia con un approccio di agricoltura intensiva sostenibile in cui è previsto l’uso di colture transgeniche, erbicidi e diesa integrata, spogliandola quindi del suo contenuto essenziale. I movimenti sulla sovranità alimentare definiscono questo di procedere è chiamato “cooptazione”.

Sicurezza alimentare

L’ agricoltura   nel XX secolo ha mostrato una drastica crescita della produttività, ottenuta attraverso l’impiego della monocoltura su larga scala, della chimica, dell’irrigazione. Ciò ha portato ad una riduzione dei prezzi dei prodotti (una conquista per i consumatori, non altrettanto per i produttori), ma non si è raggiunta la sicurezza alimentare né a livello mondiale né a livello locale. In sostanza l’aumento delle rese non ha risolto il problema della fame del mondo.  Comunque le piccole aziende contribuiscono all’aumento della produttività maggiormente rispetto alle grandi aziende. Queste aziende a struttura famigliare avranno difficoltà ad accedere alle nuove tecnologie sempre più sofisticate, questo è un motivo in più per creare un modello alternativo all’attuale sistema alimentare.  


Pubblicato

in

da

Tag: